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Text File
|
1998-12-16
|
2KB
|
76 lines
$pic=h_magazi\h_2btxt.jpg
$pos=329,73
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$textleft=6
$fontname=courier new
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$QuitOnChange
$FontSize=11
Wolfsburg 1998. Dalla foresta
circostante centinaia
di ululati saturano l'aria
e si dirigono in direzione
del grande complesso
industriale chiamato Volkswagen.
Attendono che si compia
il grande evento, attendono
di poter avere finalmente
un grande e carismatico
capo. Dal cuore della fabbrica
tedesca s'innalza un ululato
ancor pi∙ forte: Φ quello del
motore della Lupo, la neonata
automobile della casa dalla
doppia W. La Lupo Φ destinata
a diventare il nuovo punto
di riferimento delle
utilitarie, ribaltando
completamente il concetto
che voleva le auto di questa
fascia essere economiche,
ma anche prive di rilevanti
prestazioni e di adeguate
comoditα.
$bold=-1
Per il lancio della nuova
Volkswagen, sono inizialmente
disponibli tre motorizzazioni
dai consumi contenuti, ma
dalle notevoli prestazioni.
La versione base Φ dotata
di un propulsore a benzina
a 4 cilindri di 1.0cc
derivato dalla Polo,
e presenta un impianto
d'iniezione Multipoint che
consente di contenere i
consumi ed allo stesso
tempo di erogare una potenza
di 50CV con una velocitα
di punta di ben 152km/h.
$bold=-1
Il modello dotato di motore
da 1.4cc Φ derivato dalla
Golf e grazie alle 4 valvole
per cilindri fa raggiungere
prestazioni degne di nota,
specialmente per
l'accelerazione. Infine
Φ presente anche il modello
1.7 SDI a motore Diesel
aspirato ad iniezione diretta
che fa scendere ancora di pi∙
i consumi, giα bassi nelle
versioni a benzina.
Per rivestire questi brillanti
"cuori di lupo", Φ stato
adottato un criterio di grande
sicurezza e pregevole qualitα,
che rendono la Lupo un auto
ricca di comoditα,
oltre che grintosa.